INDICE
C4.1. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
C4.2. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
C4.3. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO - CALCESTRUZZO
C4.4. COSTRUZIONI DI LEGNO

C4.5. COSTRUZIONI DI MURATURA
C4.5.2. MATERIALI E CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE
C4.5.2.2 ELEMENTI RESISTENTI IN MURATURA
C4.5.2.2.1 Elementi artificiali
C4.5.2.3 MURATURE
C4.5.4. ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE
C4.5.5. ANALISI STRUTTURALE
C4.5.6. VERIFICHE
C4.5.6.1 RESISTENZE DI PROGETTO
C4.5.6.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI
C4.5.6.4 VERIFICHE SEMPLIFICATE
C4.5.7. MURATURA ARMATA
C4.5.8. MURATURA CONFINATA

4.6. ALTRI SISTEMI COSTRUTTIVI

C4.5. COSTRUZIONI DI MURATURA
C4.5.2. MATERIALI E CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE
C4.5.2.2 ELEMENTI RESISTENTI IN MURATURA
C4.5.2.2.1 Elementi artificiali

Il rispetto degli spessori minimi dei setti esterni ed interni degli elementi artificiali ha il fine principale di garantire sufficiente robustezza agli elementi, cioè di prevenire rotture fragili. L'uso di elementi con spessori inferiori a quanto indicato nel presente punto è soggetto a quanto previsto nei §§ 4.6 e 11.1 delle NTC.
Analogamente, il rispetto della percentuale di foratura e della massima area della sezione normale di ogni singolo foro ha il fine principale di garantire sufficiente robustezza agli elementi, cioè di prevenire rotture fragili. L'uso di elementi con percentuale di foratura superiore o con fori di dimensioni superiori, anche se riempiti con materiale il quale non abbia però proprietà meccaniche uguali a quelle del materiale di base dell'elemento (laterizio, calcestruzzo, silicato di calcio, etc...), è soggetto a quanto previsto nei §§ 4.6 e 11.1 delle NTC. Si rammenta comunque che, in base al § 4.5.2.2.1 delle NTC non sono soggette a limitazione di dimensioni i fori degli elementi in laterizio e calcestruzzo destinati ad essere riempiti di calcestruzzo o malta ad uso strutturale.

C4.5.2.3 MURATURE
La muratura a paramento doppio dal punto di vista strutturale è intesa come muratura in cui entrambi i paramenti sono progettati per svolgere una funzione strutturale. Nel caso in cui siano costruttivamente presenti due paramenti, dei quali però uno venga concepito con la sola funzione di rivestimento non strutturale, è possibile considerare tale paramento unicamente come massa portata, e seguire per l'altro le procedure di verifica strutturale per muratura a paramenti singoli.
Ai fini delle limitazioni in altezza indicate, qualora si impieghino giunti sottili e/o giunti verticali a secco, l'altezza interpiano è intesa come altezza massima del paramento murario misurata dall'estradosso del solaio o del cordolo inferiore all'estradosso del solaio o cordolo superiore.
Nel caso in cui vengano utilizzati elementi che consentono la realizzazione di giunti verticali a tasca, le condizioni per cui tali giunti possono essere considerati equivalenti ai giunti interamente riempiti sono riportate al paragrafo § 8.1.5(3) della norma UNI EN 1996-1-1:2013.

C4.5.4. ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE
La funzione "portante" di un muro consiste nel sopportare i carichi verticali. La funzione di controvento consiste nel resistere alle azioni orizzontali. La resistenza di un muro a forze orizzontali è maggiore quando queste lo sollecitano parallelamente al proprio piano. Una adeguata concezione strutturale prevede muri disposti in pianta secondo almeno due direzioni ortogonali, al fine di resistere ad azioni orizzontali comunque dirette. La presenza di uno stato di compressione verticale influenza la resistenza della muratura alle azioni orizzontali, in particolar modo nel caso di muratura non armata. per bassi valori di compressione media, un setto di muratura incrementa la sua resistenza alle forze orizzontali (nel piano e fuori del piano) al crescere della compressione verticale. L'orientamento dei solai e la modalità con cui questi trasmettono i carichi verticali ai setti murari rientrano quindi tra le scelte progettuali che possono influenzare il comportamento strutturale nei confronti delle azioni orizzontali.

C4.5.5. ANALISI STRUTTURALE
L'uso dei modelli semplificati basati sullo schema dell'articolazione completa è consentito, in particolare qualora ci si avvalga del metodo semplificato di verifica a pressoflessione per carichi laterali riportato al seguente § 4.5.6.2, ma non è l'unico modello utilizzabile. Sono altresì ammessi i metodi di analisi riportati nella norma UNI EN 1996-1-1, a cui dovranno essere abbinati i metodi di verifica corrispondenti riportati nella stessa norma.

C4.5.6. VERIFICHE
Le verifiche sulle travi di accoppiamento di cui al § 4.5.6 delle NTC si eseguono anche per la muratura armata e confinata.

C4.5.6.1 RESISTENZE DI PROGETTO
Per quanto riguarda il controllo e valutazione in loco delle proprietà della malta, il rispetto del requisito può essere considerato soddisfatto dai controlli di accettazione previsti al Capitolo 11 delle NTC.
Il coefficiente parziale di sicurezza γM da impiegarsi nelle espressioni 4.5.2 e 4.5.3 delle NTC è riportato in Tabella 4.5.II.

C4.5.6.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI
Il metodo semplificato proposto è una possibile alternativa ai metodi riportati dalle normative di comprovata validità (ad esempio la UNI EN 1996-1-1) ed introduce una riduzione della resistenza a compressione della muratura per l'effetto combinato di eccentricità trasversali del carico e effetti geometrici del secondo ordine mediante il coefficiente Φ. Questo metodo deriva dalle norme tecniche italiane precedentemente in vigore (a partire dal DM 20/11/87). Nell'applicazione di tale metodo è opportuno ricordare che le tensioni di compressione possono essere distribuite in modo non uniforme in direzione longitudinale al muro, a causa di una eccentricità longitudinale della risultante dei carichi verticali. Tale eccentricità longitudinale può essere dovuta alle modalità con cui i carichi verticali sono trasmessi al muro, oppure alla presenza di momenti nel piano del muro dovuti ad esempio alla spinta del vento nel caso di muri di controvento.
È quindi necessario tenere conto, nella verifica di sicurezza, della distribuzione non uniforme in senso longitudinale delle compressioni. In alternativa, è possibile valutare l'eccentricità longitudinale el dei carichi verticali e definire una ulteriore riduzione convenzionale della resistenza a compressione applicando alla resistenza ridotta fd,rid un ulteriore coefficiente Φ1 valutato dalla Tabella 4.5.III delle NTC, ponendo m = 6e1 /l, dove l è la lunghezza del muro, e ponendo λ=0.
La verifica di sicurezza viene formulata quindi come Nd ≤ ΦΦ1 fd tl dove Nd è il carico verticale totale agente sulla sezione del muro oggetto di verifica, l e t sono rispettivamente lunghezza e spessore del muro.
L'eccentricità accidentale ea va considerata in ciascuna delle relazioni 4.5.10 con segno tale da rendere massimo il valore assoluto dell'eccentricità di calcolo. Il valore di eccentricità e1 è adottato per la verifica dei muri nelle loro estremità superiori, nelle sezioni inferiori l'eccentricità di calcolo dovrà essere assunta almeno pari ad ea.

C4.5.6.4 VERIFICHE SEMPLIFICATE
Il limite di snellezza fissato a 12, di cui alla lettera e), è relativo alla muratura ordinaria, mentre si assume il valore limite di 15 nel caso di muratura confinata e di muratura armata.
Il valore di carico variabile di cui alla lettera f) è da intendersi come valore caratteristico del sovraccarico qk di cui al § 3.1.4., e la limitazione non riguarda il sovraccarico di balconi e scale.
Ai fini del calcolo delle percentuali di sezione resistente delle pareti di cui alla Tabella 7.8.II delle NTC, la superficie totale in pianta dell'edificio deve essere determinata considerando la poligonale definita dal filo esterno delle pareti perimetrali al netto di eventuali aggetti (per es. gronde, balconi).
Le verifiche semplificate consentite, quando applicabili, garantiscono il progettista nei confronti degli stati limite per tutti i casi previsti ai § 4.5.6.2 e § 4.5.6.3 delle NTC, con eccezione della verifica per eventuali carichi concentrati. Rimane responsabilità del progettista valutare l'eventuale presenza di carichi concentrati e la necessità di una conseguente verifica locale.

C4.5.7. MURATURA ARMATA
Le indicazioni progettuali riportate nel § 4.5.7 delle NTC si basano sulle esperienze e sulle rilevanze sperimentali attualmente disponibili. Pertanto nei sistemi di muratura armata qui normati è previsto l'uso di giunti orizzontali e verticali completamente riempiti di malta. Sono quindi esclusi, in accordo anche con quanto prescritto nelle UNI EN 1996-1-1:2013 § 8.1.5(3), riempimenti parziali dei giunti verticali, come quelli consentiti per la muratura non armata (ad esempio i sistemi a tasca).

C4.5.8. MURATURA CONFINATA
L'introduzione della muratura confinata nel testo della norma costituisce un elemento di novità rispetto alle precedenti Norme Tecniche del 2008. La muratura confinata è costituita da setti di muratura "confinata", da elementi verticali ed orizzontali (cordolature) in cemento armato o muratura armata. Il calcestruzzo con cui sono realizzati gli elementi armati viene gettato in opera successivamente alla costruzione dei paramenti murari. I riferimenti normativi sono costituiti dalle norme della serie UNI EN 1996 e UNI EN 1998 con le relative Appendici Nazionali.