INDICE
C7.1. REQUISITI DELLE COSTRUZIONI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
C7.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
C7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
C7.4. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
C7.5. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
C7.6. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO
C7.7. COSTRUZIONI DI LEGNO
7.8. COSTRUZIONI DI MURATURA
7.8.1. REGOLE GENERALI
7.8.1.1 PREMESSA
7.8.1.2 MATERIALI
7.8.1.5 METODI DI ANALISI
7.8.1.5.2 Analisi lineare statica
7.8.1.5.4 Analisi statica non lineare
7.8.1.6 VERIFICHE DI SICUREZZA
7.8.1.9 COSTRUZIONI SEMPLICI
7.8.2. COSTRUZIONI DI MURATURA ORDINARIA
7.8.2.2 VERIFICHE DI SICUREZZA
7.8.2.2.1 Pressoflessione nel piano
7.8.2.2.2 Taglio
7.8.2.2.4 Travi in muratura
7.8.3. COSTRUZIONI DI MURATURA ARMATA
7.8.3.2 VERIFICHE DI SICUREZZA
7.8.3.2.1 Pressoflessione nel piano
7.8.3.2.2 Taglio
7.8.4. COSTRUZIONI DI MURATURA CONFINATA
7.8.5. STRUTTURE MISTE
7.8.6. REGOLE DI DETTAGLIO
7.8.6.3 COSTRUZIONI DI MURATURA CONFINATA
C7.9. PONTI
C7.10. COSTRUZIONI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE
C7.11. OPERE E SISTEMI GEOTECNICI
C7.8. COSTRUZIONI DI MURATURA
Nel Capitolo sono opportunamente integrate le regole generali di progettazione ed esecuzione per le costruzioni di muratura per l’impiego in zona sismica.
C7.8.1. REGOLE GENERALI
C7.8.1.1 PREMESSA
Quanto riportato nel presente Capitolo si applica alle costruzioni in muratura ordinaria, in muratura armata e in muratura confinata, soggette ad azioni sismiche.
Si applicano, oltre alle indicazioni specifiche riportate al § 7.8 delle NTC, i contenuti di carattere generale del § 4.5 delle NTC ed i requisiti dei prodotti e materiali (mattoni o blocchi e malta), costituenti la muratura, stabiliti al § 11.10 delle NTC.
C7.8.1.2 MATERIALI
Le limitazioni indicate per lo spessore minimo dei setti interni ed esterni degli elementi si riferiscono agli elementi in laterizio. Si sottolinea che la percentuale massima di foratura del 55% è applicabile solo nel caso in cui agS è non maggiore di 0,075 g, allo SLV, dove i valori di agS siano superiori vale, per tutte le tipologie di elemento, la limitazione del 45%, in accordo con quanto indicato al primo capoverso del § 7.8.1.2 delle NTC.
C7.8.1.5 METODI DI ANALISI
C7.8.1.5.2 Analisi lineare statica
Per le pareti resistenti al sisma, il richiamo alla tabella Tab. 7.8.II è da intendersi alla Tab. 7.8.I.
C7.8.1.5.4 Analisi statica non lineare
L’analisi statica non lineare consiste nell’applicare all’edificio i carichi gravitazionali ed un sistema di forze orizzontali che vengono tutte scalate in modo da far crescere lo spostamento orizzontale di un punto di controllo sulla struttura (ad esempio posto in sommità dell’edificio, a livello della copertura) fino al raggiungimento delle condizioni ultime. Il principale risultato dell’analisi consiste in un diagramma riportante in ascissa lo spostamento orizzontale del punto di controllo, in ordinata la forza orizzontale totale applicata (taglio alla base). La capacità di spostamento relativa ai diversi stati limite (§ 3.2.1) verrà valutata sulla curva forza-spostamento così definita, in corrispondenza dei seguenti punti:
SLC: il minore tra i valori di spostamento corrispondenti a ciascuna delle due condizioni:
- quello corrispondente ad un taglio di base residuo pari all’80% del massimo;
- quello corrispondente al raggiungimento della soglia limite della deformazione angolare a SLC in tutti i maschi murari verticali di un qualunque livello in una qualunque parete ritenuta significativa ai fini della sicurezza (questo controllo può essere omesso nelle analisi quando i diaframmi siano infinitamente rigidi o quando sia eseguita l’analisi di una singola parete).
SLV: spostamento corrispondente a ¾ dello spostamento allo SLC;
SLD: spostamento minore tra quello corrispondente al raggiungimento della massima forza e quello per il quale lo spostamento relativo fra due piani consecutivi eccede i valori riportati al §7.3.6.1;
SLO: spostamento minore tra quello corrispondente al raggiungimento della massima forza e quello per il quale lo spostamento relativo fra due piani consecutivi eccede i 2/3 dei valori riportati al §7.3.6.1;
C7.8.1.6 VERIFICHE DI SICUREZZA
Nel caso dell’analisi statica non lineare le verifiche consistono nel confronto tra la capacità di spostamento della costruzione e la domanda di spostamento, ai diversi stati limite. La domanda di spostamento può essere valutata sul sistema bilineare equivalente attraverso le espressioni C7.3.6, C7.3.7 e C7.3.8, indicate nel § C7.3.4.2. Per lo SLC vale inoltre il requisito q*≤4, ovvero la capacità di spostamento del sistema allo SLC non potrà mai eccedere lo spostamento corrispondente al valore q*=4 per tutte le tipologie di muratura (ordinaria, armata, confinata). Si raccomanda inoltre che la capacità di spostamento del sistema allo SLV non ecceda lo spostamento corrispondente al valore q*=3 per tutte le tipologie di muratura (ordinaria, armata, confinata). Le verifiche fuori piano sulle pareti dovranno comunque essere svolte anche nel caso dell’analisi statica non lineare e potranno essere effettuate separatamente, secondo le procedure indicate per l’analisi lineare statica.
Per la verifica a pressoflessione fuori dal piano delle pareti, di cui al primo capoverso del § 7.8.1.6 delle NTC, il richiamo alla Tabella 7.8.II è da intendersi alla Tab. 7.8.I.
Inoltre, quanto riportato al penultimo capoverso dello stesso § 7.8.1.6 in merito alla verifica di sicurezza per costruzioni non progettate in capacità, si applica anche alla muratura confinata.
C7.8.1.9 COSTRUZIONI SEMPLICI
Ai fini del calcolo delle percentuali di sezione resistente delle pareti di cui alla Tabella 7.8.II, la superficie totale in pianta dell’edificio deve essere determinata considerando l’area racchiusa dalla poligonale definita dal filo esterno delle pareti perimetrali al netto di eventuali aggetti (per es. gronde, balconi).
Nel caso del carico verticale totale N per la verifica espressa nell’equazione [7.8.1], i carichi verticali vanno moltiplicati per i coefficienti di combinazione corrispondenti alla combinazione sismica [2.5.5] del § 2.5.3.
Ai fini del conteggio della lunghezza complessiva dei setti murari, il richiamo alla tabella Tab. 7.8.II è da intendersi alla Tab. 7.8.I.
Nella Tabella 7.8.II il coefficiente ST andrebbe applicato, come previsto al § 3.2.3, anche nel caso di costruzioni in classe I e II.
Per la muratura confinata, nella Tabella 7.8.II, si applicano i valori indicati per la muratura ordinaria.
C7.8.2. COSTRUZIONI DI MURATURA ORDINARIA
C7.8.2.2 VERIFICHE DI SICUREZZA
C7.8.2.2.1 Pressoflessione nel piano
Si sottolinea che la capacità di spostamento ultimo allo SLC pari a 1.0% è coerente con rotture per pressoflessione caratterizzate da bassi valori dello sforzo di compressione medio normalizzato ν = σ0/fd. In particolare tale valore è coerente con i risultati sperimentali ottenuti per ν ≤ 0,2; per ν > 0,2 è opportuno assumere valori più cautelativi. In assenza di considerazioni più approfondite si suggerisce di assumere che la capacità di spostamento ultima sia non superiore a 1.25% x (1-ν) e, comunque, non inferiore allo spostamento al limite elastico del pannello.
C7.8.2.2.2 Taglio
In questo §, il simbolo fy è da intendersi fv, inoltre il richiamo al § 11.3.3 è da intendersi al § 11.10.3.3.
C7.8.2.2.4 Travi in muratura
Nella equazione [7.8.5] il simbolo fbd è da intendersi fhd.
C7.8.3. COSTRUZIONI DI MURATURA ARMATA
C7.8.3.2 VERIFICHE DI SICUREZZA
C7.8.3.2.1 Pressoflessione nel piano
Si sottolinea che la capacità di spostamento ultimo allo SLC pari a 1.6% è coerente con rotture per pressoflessione caratterizzate da bassi valori dello sforzo di compressione medio normalizzato ν = σ0/fd. Per valori di ν superiori a 0.2 è opportuno assumere valori più cautelativi. In assenza di considerazioni più approfondite si suggerisce di assumere che la capacità di spostamento ultima sia non superiore a 2.0% x (1-ν) e, comunque, non inferiore allo spostamento limite elastico del pannello.
C7.8.3.2.2 Taglio
In questo §, il simbolo fy è da intendersi fv, invece nella espressione [7.8.9] fvd è da intendersi fyd.
C7.8.4. COSTRUZIONI DI MURATURA CONFINATA
La progettazione e la realizzazione di edifici in muratura confinata devono essere eseguite in accordo anche con la UNI EN 1996-1-1, che è espressamente richiamata dalla UNI EN 1998-1.
Le resistenze a taglio e a pressoflessione nel piano, e a pressoflessione fuori piano, possono essere calcolate in accordo con la UNI EN 1996-1-1.
La capacità di spostamento ai fini della verifica allo SLC, a meno di moti rigidi del pannello, può essere assunta pari a:
- 1.2% dell’altezza del pannello (rottura per pressoflessione con ν ≤ 0.2);
- 0.5% dell’altezza del pannello (rottura per taglio);
in cui ν è lo sforzo assiale medio normalizzato ν = σ0/fd = N/(Afd) ed A è l’area lorda della sezione normale del setto murario comprensiva degli elementi di confinamento in c.a.
Per valori di ν superiori a 0.2, nel caso di rottura per pressoflessione, è opportuno assumere valori più cautelativi. In assenza di considerazioni più approfondite, si suggerisce di assumere che la capacità di spostamento ultima sia non superiore a 1.5% x (1-ν) e, comunque, non inferiore allo spostamento al limite elastico del pannello.
C7.8.5. STRUTTURE MISTE
La trasmissione delle azioni sismiche in una struttura mista può avvenire attraverso un organismo strutturale che presenti elementi in muratura ed elementi in cemento armato o acciaio o legno od altra tecnologia disposti altimetricamente allo stesso piano oppure altimetricamente su piani successivi.
Laddove le azioni sismiche non vengano integralmente affidate alla struttura muraria od a quelle in altra tecnologia ma si ravvisi l’esigenza di considerare la collaborazione delle pareti in muratura e dei sistemi di diversa tecnologia nella resistenza al sisma, per tali strutture è necessario eseguire l’analisi non lineare, statica o dinamica, al fine di valutare correttamente i diversi contributi di elementi caratterizzati da rigidezze, resistenze e capacità deformative molto differenziate tra loro.
C7.8.6. REGOLE DI DETTAGLIO
C7.8.6.3 COSTRUZIONI DI MURATURA CONFINATA
Si ricorda che in ogni caso il cordolo di piano deve essere realizzato nel rispetto di quanto riportato al § 7.8.6.1, in analogia con le costruzioni in muratura ordinaria e in muratura armata.
Come per le costruzioni in muratura armata è possibile derogare dal requisito di avere agli incroci delle pareti perimetrali zone di parete muraria di lunghezza non inferiore ad un metro su ciascun lato dell’angolo.
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